lunedì 29 agosto 2011

Ordine abbigliamento ITALIANJET

Questa settimana chiudo l' ordine dell' abbigliamento, chi è interessato può contattarmi direttamente via email a italianjet @ gmail . com per amici che leggono da lontano, possiamo spedire dappertutto con il corriere senza problemi ed è disponibile:

  • Completo Estivo

  • Maglia Estiva
  • Pantaloncino Estivo
  • Guantino Estivo
  • Antivento
  • Maglia Felpata manica Lunga
  • Calzamaglia 3/4

  • Completo Invernale

  • Giubbino Invernale
  • Calzamaglia Invernale








sabato 27 agosto 2011

Gara Pordenone 2° Classificato

IL PODIO SENIOR:


Oggi per me è stata una gran bella giornata nonostante il meteo terribile un secondo posto che porto a casa con molta soddisfazione per 2 motivi, il primo perchè ho dato tutto e le ho provate tutte per vincere, quindi non ho recriminazione, secondo perchè a Vincere è stato Mirko Mazzero un amico e un Corridore che stimo moltissimo che oggi è stato il più forte.
Partito da casa con un bel sole, man mano che mi avvicinavo a Pordenone prima un gran vento, per poi diventare una mezza tromba d' aria, ero molto scettico pensavo nemmeno si disputasse la gara, poi fortunatamente prima di partire ha smesso e bene o male tutto si è svolto alla perfezione.
Al via ufficiale molti dei presenti, viste le condizioni della strada, hanno preferito non partire e al via eravamo veramente in pochi, meno di 30 in due categorie Senior e Junior, io ero parecchio titubante anche perchè fare 60 km di gara in quelle condizioni e con così pochi partenti mi aspettavo fosse un macello (memore di una gara fatta in emilia romagna anni fa dove nelle medesime condizioni arrivammo uno alla volta).
Ma in Veneto e Friuli i corridori sono veramente tutti forti e sopratutto leali e combattenti, tanto che anche in pochi è stata Gara vera, battaglia dall' inizio alla fine, nessun rallentamento e manetta sempre spalancata, il livello è sempre alto ed è una soddisfazione partecipare a queste competizioni.
Il percorso era di circa 7-8 km da ripetere 8 volte, un triangolo in pratica con un rettilineo a salire e uno a scendere, anche se considerato un percorso piatto alla fine sono venuti fuori circa 200 metri di dislivello che a oltre 43 di media si sono fatti parecchio sentire.
Ad ogni modo la corsa è partita pronti via, primo giro a manetta, poi salendo proprio alla fine del dentello prima della svolta il gruppo si è sgretolato in vari gruppetti, in 5 in particolare hanno fatto un buco, io ho capito che era la menata cattiva e senza pensarci due volte, sono partito dal gruppo, prima del rettilineo a scendere riesco a chiudere, dietro di me un' altra coppia per un totale di 8.
Giriamo subito a blocco in doppia fila vento a favore e rettilineo a scendere, 53x12 in canna e a 55 km/h facciamo il vuoto, davanti eravamo ben assortiti, tutta gente da rapportone e in breve abbiamo fatto il vuoto.
Su 8 eravamo 3 Junior e 5 Senior dei quali 3 della Teo Sport e 2 della Spezzotto, sapevo che questa composizione avrebbe inevitabilmente segnato la tattica nel finale, ma non c'era alternativa, bisognava menare o dentro o fuori.
Nonostante il buon vantaggio, abbiamo sempre tirato forte, questo anche per evitare attacchi o scatti, così fino all' ultimo giro le cose non sono più cambiate.
Al suono della campana sono cominciati i fuochi d' artificio, scatti contro scatti, una partita a scacchi con le gambe dure e il fiato lungo.
Sul rettilineo a salire ho dato un prima botta, diciamo abbastanza cattiva , ma non da ko, infatti ci siamo sganciati in due ma da dietro hanno chiuso abbastanza agevolmente, arrivati alla svolta è partito da solo Piccolo della Spinacè e ha fatto un discreto buco, qui si è sacrificato Pavanello compagno di Mazzero e con un paio di km a manetta è andato a chiudere.
Come ci siamo ricompattati ho provato la botta, era il posto giusto e il momento giusto, Pavanello aveva appena trenato e pensavo che probabilmente aveva le gambe stanche e Mazzero se avesse avuto una minima esitazione io non avrei più mollato.
Rapportone 53x12 a tutta, ma Mirko non ha aspettato nulla e in prima persona da Corridore vero mi è venuto a prendere circa all' ultimo km, qui causa alta velocità eravamo allungati, ma subito sono ripartiti un paio di Junior con Pavanello, il finale si è fatto concitato, l' arrivo sempre più vicino, in pratica io ero cotto, ma ho tenuto duro, i due dello Spezzotto hanno provato a chiudere, ma circa a 500 metri i 3 avevano ancora 30-40 metri di vantaggio, così ho provato, mi sono detto o la va o la spacca, parto a tutta, a quasi 60 km/h vado a chiudere sui 3 a circa 200 metri che nel frattempo avevano rallentato, ma ancora una volta proprio Mazzero mi prende la ruota e ai 200 mi riparte in contropiede con una gran volata, qui ho esitato in quanto al gancio per una sola frazione di secondo, ma quello che è bastato per perdere 3-4 metri, dei quali un paio li ho pure recuperati di rimonta, ma non abbastanza per vincere, ma come ho detto non importa, ha vinto chi ha meritato di Vincere e io porto a casa ancora una volta un gran fuga e un ottimo risultato, quando sai che te la sei giocata al massimo non hai mai rimpianti, va bene così, mi aspetto un bel mesetto di condizione favorevole e di belle gare da fare sempre A TUTTA ... !!!

IL PREMIO DI OGGI:


CLASSIFICA SENIOR:

CLASSIFICA JUNIOR:
In realtà c'è un errore dovrebbe aver vinto Enrico Piccolo della Spinacè

CLASSIFICA DONNE:


CLASSIFICA SUPER G 1:


CLASSIFICA SUPER G2:


FILE GARMIN DELLA GARA:

Laguna Veneta in MTB


Ultimamente per vari motivi ho meno tempo di correre e di scrivere, forse un piccolo calo nella soglia dell' agonismo, ma niente di profondo, diciamo un piccolo periodo di relax.
Così ieri sera mi sono preso la MTB e sono andato a caxxeggiare per i campi per una uscita divertente, ho preso la Via Ania se non sbaglio si dovrebbe chiamare così un strada che da Quarto d' Altino costeggiando il Sile in "teoria" potrebbe portare fino a Jesolo.
Non l' avevo mai fatta fino a quasi Caposile, ma incontrato per strada Rudy , mi sono fatto accompagnare da lui che la conosceva bene.



La strada è tutta nascosta dentro una ciclabile, dico in teoria perchè purtroppo non "rifinita" per uso turismo, è troppo sconnessa e poco adatta a persone con scarse capacità di guida.
In molti tratti ci sono dei ciotolati e dei solchi profondi nel terreno, che io ho superato, ma che mi immagino un turista tedesco abbituato alle "loro" di piste ciclabili troverebbe alquanto problematica la cosa.
Peccato veramente perchè il paesaggio è mozzafiato, si costeggia la Laguna di Venezia in un punto dove la Natura è quasi selvaggia e incontaminata e incentivando questi percorsi si potrebbe aiutare parecchio un tipo di turismo ecologico che farebbe tanto bene al territorio.
Sono circa 20 anni che corro in bici ma ancora oggi mi emoziono tremendamente quando percorro una nuova strada, quando scopro una nuova via e quando assaporo un nuovo paesaggio, questa è la passione per il Ciclismo.

FILE GARMIN DELL' ESCURSIONE:


giovedì 25 agosto 2011

Sgambatina serale in F1

Temperatura di 30 e passa gradi quindi uscita sgambata serale in F1

FILE GARMIN:

domenica 21 agosto 2011

Gara Camponogara (Ve) 10° Classificato

Giovedì sera in F1 avevo sentito che le gambe non giravano, ancora prima domenica scorsa avevo avuto i primi avvertimenti di una mini-crisi in arrivo, di solito d' estate mi succedeva verso metà Luglio, un picco al ribasso di condizione è normale, dove le gambe non vanno e si fatica.
Ad ogni modo lottando fino alla fine e stringendo i denti, sono riuscito a portare a casa un' altro piazzamento e questa è la nota molto positiva della giornata, ho subito pensato che quando non ne hai, che le cose non girano, ma ti piazzi lo stesso, questo significa che qualche cosa di buono c'è e adesso è solo da aspettare un pò per il ritorno della condizione buona , poi ci toglieremo anche qualche sassolino dalla scarpa contro qualche corridore che pensa troppo a parlare e troppo poco a pedalare .....
La gara in sintesi è stata molto divertente, era una gara Uisp, quindi classifica G1 unica e niente categorie, una cinquantina di corridori al via, ma livello come sempre molto alto.
Percorso abbastanza bello, asfalto nella normalità, qualche curva da rilanciare e rettilinei dove buttare giù il rapportone.
La corsa è partita a tutta, io come detto ero un pò in affanno, che le gambe non giravano l' ho sentito subito già durante il riscaldamento, forse il caldo esagerato non mi permetteva di respirare bene, ad ogni modo bevevo continuatamente e cercavo di abbassare la temperatura bagnandomi il collo e le braccia.
Prima di metà gara se ne vanno via veloci un gruppetto, io li vedo e capisco che è quella buona, probabilmente ho solo una cartuccia da sparare, ma la sparo benone, mi faccio un bel km a blocco e riesco ad agganciarmi alla fuga, saremo stati circa una quindicina, la gara poi è filata abbastanza regolare, qualche scatto telefonato ma niente di più, anche perchè la media attorno a oltre 44 non permetteva grandi azioni in quel momento.
Il gruppo dietro non ha mai mollato, era sempre vicino a meno di un minuto, io purtroppo come detto non mi sentivo bene ed ero al gancio, facevo una fatica a bestia, contavo i giri e mi sembravano non passare mai.
Nel finale poi quando pensavo che oramai ce la saremmo giocata in volata o con qualche scatto c'è stato un allungo di 3 attaccanti, bho si viaggiava in doppia fila forte e questi sono partiti, hanno tenuto i 50 all' ora e ciao non li abbiamo più ripresi !!!
Dietro ci siamo fatti la volata per i piazzamenti, a 62.5 km/h con il 12, ma anche qui l' ho sbagliata in pieno, l' ho presa da dietro e con un rapporto troppo lungo, così mi sono piantato e ho salvato il piazzamento per il rotto della cuffia.
Come ho detto la nota positiva è che in una giornata mediocre sono comunque riuscito a fare una bella azione, ad andare all' attacco e portare a casa un risultato, posso ritenermi abbastanza soddisfatto.

ORDINE DI ARRIVO G1:


IL PREMIO DI OGGI:




FILE GARMIN DELLA GARA:


sabato 20 agosto 2011

Ordine abbigliamento ITALIANJET


Questa settimana raccogliamo gli ordine per l' abbigliamento ITALIANJET, i prezzi dovrebbero essere grosso modo i soliti ma darò conferma in settimana, i tempi di consegna dovrebbero essere di circa 15 giorni ed è possibile ordinare tutto anche l' invernale, se interessati potete contattarmi direttamente via mail o per chi vive vicino anche in negozio MAX one BIKE a Quarto d' Altino.

venerdì 19 agosto 2011

F1 con Vittoria in volata !!!

Ieri sera sono uscito in F1 e maremma se erano scatenati, in particolare Cigana e Federico Costa che sta attraversando un periodo di forma stellari in pratica ci hanno trainato per 50 km sempre a blocco !!!
41.2 km/h di media per un allenamento-gara non sono niente male tenendo conto degli stop che rallentano parecchio e della zona particolarmente ventosa.
Al ponte di Quarto allo start "ufficiale" del crono eravamo un bel serpentone di una cinquantina di corridori che però ben presto hanno cominciato ad assottigliarsi, Cigana in versione bici da crono si è messo a tirare in testa costante sui 50 km/h e sincero sarà che non stavo proprio benissimo, ma facevo una gran fatica a tenere le ruote e di tirare nemmeno l' idea.
Alla fine del rettilineo di Cà Tron eravamo rimasti non più di 25 ed il mio Garmin complice il vento a favore segnava ben 45.5 km/h di media !!!!!
Una volta girato in direzione Fossalta tagliando a Meolo causa lavori sul vecchio tracciato, piano piano dopo aver recuperato, si è cominciata una doppia fila abbastanza regolare sui 45 km/h nonostante il vento contrario, qui fino a Zenson e poi a Spercenigo il gruppo ha perso via via unità finchè saremo rimasti al massimo in una decina.
Come detto io non stavo benissimo, avevo anche mangiato prima di partire e causa appunto il boccone sullo stomaco facevo troppa fatica a respirare.
Da Spercenigo fino alle Fiandre abbiamo cominciato a recuperare corridori che avevano tagliato il percorso e si rimettevano dentro per fare la volata finale ...Bho ....
Ad ogni modo Fiandre tutti assieme e alla svolta per Musestre si è rimesso Cigana a lanciare il volatone finale.
Lui ha menato forte dai meno 3 km fino a circa 600 metri poi è partito lungo Alessio e io dalla decima posizione circa ho preso la sua scia e mi sono ritrovato in testa ....
Ho capito però che era lungo e non aveva il ritmo diciamo da fare il buco, così qui ho giocato un pò di esperienza quando ho visto Steve che entrava dentro al treno ho fatto un mini buco per farlo passare.
Alessio dopo poco ha calato, ma come immaginavo eravamo lunghi, la velocità era però alta ben sopra i 50 e così Steve che era davanti non poteva fare altro che partire lungo, io ho tenuto duro, con la coda dell' occhio guardavo sull' asfalto le ombre lunghe dei corridori che avevo alle spalle e quando ai 200 metri circa ho visto che si alzavano e partivano, ho buttato il 12 e sono scattato forte anche io, riuscendo così a tenerli all' aria.
Mi si sono subito affiancati nell' ordine in 3 un giovane Mogliano, Federico Costa e Radames, ma fortunatamente ho avuto potenza sufficiente per resistere al loro ritorno e Vincere con almeno mezza bicicletta di vantaggio a quasi 57 km/h di massima nonostante la volata lunga e controvento.
Diciamo che la F1 non è una gara, ma è molto indicativa nel senso che in passato, bene o male quando ho Vinto qui, dopo poco ho fatto bene pure alla domenica, speriamo sia un segnale positivo.

FILE GARMIN DELL' ALLENAMENTO:


giovedì 18 agosto 2011

Percorso per Collalto di Susegana

ORE 7:30 COLLALTO di SUSEGANA il Panorama !!!


Dopo un bel periodo nel quale mi sono fatto il solito giro sulla presa X il Bondino ho deciso di provare una alternativa, purtroppo non ci sono molte alternative in base ai km e al tempo che ho a disposizione.
Ho individuato il Collalto di Susegana come alternativa, la sveglia come al solito è suonata alle 5:15, colazione doccetta e alle 6:00 in punto ero già in bicicletta.
Non è difficile per una volta svegliarsi presto per fare allenamento, il difficile è riuscire a farlo con costanza, purtroppo è troppo "facile" spegnere la sveglia e girarsi dall' altra parte, quindi la prima salita è proprio quella di alzarsi dal letto.
Una volta in piedi, poi c'è da fare una mini colazione che deve essere sufficiente per coprire un allenamento di 2 ore e mezza, ma non troppo abbondante da appensantire.
Io di solito mi faccio una spremuta di arance, poi un bicchiere di latte macchiato con un goccio di caffè e una crostatina, al limite porto via una banana in caso di crisi, ma fortunatamente ho incorporate parecchie riserve :O)))))
Una volta in bici mi sono accorto che il sole comincia a sorgere sempre più tardi e alle 6:00 ora sono al limite, nel senso che c'è un pò di luce, ma la vera visibilità comincia alle 6:15, da qui in avanti andrà tra l' altro purtroppo sempre peggio :(
Altro inconveniente al quale andrò in contro è il freddo, per adesso è ancora calduccio, con un pò di olio sulle gambe, i manicotti e l' antivento sono ben apposto, ma penso che anche qui siamo agli sgoccioli, come cantavano i Rogheira, "l' estate sta finenedo" ....
Solitamente facevo Treviso e via diretto a Volpago in modo da fare la strada più corta possibile per arrivare a fare una salitella, comunque sempre 35 km circa di pianura per fare uno strappetto di 3 km, ieri invece ho fatto Treviso e poi la Pontebbana, passato il Ponte sul Piave qualche km per arrivare a Susegana.
Qui ho cominciato il Collalto che nononstante il nome roboante non è proprio altissimo .... In pratica sono 4 km, ma abbastanza pedalabili a parte la prima rampetta di 200 metri il resto è una salita per passisti dove si può andare a 20 km/h di rapporto.
In pratica quindi con questo "nuovo" giro faccio qualche km in più, ma in pratica è più pianura, un km in più di salita, ma meno dislivello.
Il ritorno in fine sempre via Pontebbana con la strada sempre leggermente in discesa dove per lunghi tratti si può "menare" di rapportone.
Alla fine ho fatto 2 ore e 40 minuti di bici, per circa 80 km alla media di 31 km/h quindi direi numeri discreti, però il giro è quello che è ed accontentarsi .....
Mi piacerebbe provare (se avessi più tempo) a scendere a Collatlo e poi risalire per il Castello, però allungherei ulteriormente il giro e questo vorrebbe dire partire almeno 20 minuti prima e al momento per via della luce non credo di riuscire a farlo .... Ma mai dire mai, il detto è volere è potere.

FILE GARMIN DELL' ALLENAMENTO:

mercoledì 17 agosto 2011

Cambiare con la sola forza del pensiero !!!!


Tradotto con Google translate

Eccesso di velocità per credere: La bicicletta con ingranaggi è possibile modificare utilizzando la tua mente

Da REPORTER DAILY MAIL

Bicicletta il primo al mondo con ingranaggi è possibile modificare utilizzando semplicemente la vostra mente è stato svelato dagli scienziati
La Toyota Prius Progetto Parlee PXP moto ha un pensiero controllato cambio che funziona, rispondendo agli stimoli provenienti dal cervello - e gli esperti ritengono chiunque sarà in grado di padroneggiare la tecnica.
Umano / digitale Deeplocal specialista interfaccia costruita la one-of-a-kind casco, che trasferisce onde cerebrali usando la tecnologia wireless per un micro-controllo.
Scorrere verso il basso per il video

Tutto nella mente: la Toyota Prius Progetto Parlee PXP moto ha un pensiero controllato cambio che funziona, rispondendo agli stimoli provenienti dal cervello
Il 'casco neurone' utilizza elettrodi a raccogliere l'attività neuro-elettrici per inviare segnali a una leva del cambio elettronico montato sotto il sedile della moto.
Patrick Miller, ingegnere creativo Deeplocal ha detto: 'Il sistema è stato costruito utilizzando una semplice off-the-shelf lettore onde cerebrali e il software per leggere i segnali.
Più ...
Dimenticate la corsa allo spazio, immerge la Cina in acque profonde cruscotto prendendo equipaggio sotto 5.000 m sotto la superficie
È la fine di in-car lettori CD? Ford scarti tecnologia 'vecchio' per l'intrattenimento digitale
Gli smartphone stanno prendendo sulla vita delle persone come gli utenti 'ossessivamente' controllare i propri dispositivi, avvertono gli scienziati
' Ci vuole il pilota un po 'di allenamento ma siamo nella fase in cui la gente è successo cambio delle marce con la mente durante la guida.
'C'è qualche software speciale per formare le persone - mentre in uno stato neutro se si pensa "spostare" il casco si legge quei modelli.
'Così nel tempo i segnali inviati al controllo micro quando un utente pensa "shift up" o "scalare"
diventano riconoscibili.
' Si tratta di un esperimento al momento, ma una volta che hanno il controllo si può fare un sacco di cose come il cambio di marcia durante un viaggio sulla base di cose come la velocità e distanza. '
Tachimetro Smartphone: Il dispositivo misura la frequenza cardiaca del ciclista e visualizza il controllo mentale cambio manuale-shifting

Un 'casco neurone' indossata dal ciclista utilizza elettrodi a raccogliere l'attività neuro-elettrici per inviare segnali a una leva del cambio elettronico montato sotto il sedile della moto
La maggior parte della moto - ha creato insieme a Toyota, Saatchi & Saatchi e Cicli Parlee - è realizzato in fibra di carbonio a forma di aerodinamica e si integra quasi tutti i componenti.
I cavi sulla moto Prius vengono instradati internamente e freni sono integrati nel forcella, mentre il cavaliere indossa un netbook piccolo sulla schiena la manipolazione del lettore onde cerebrali.
Mr Miller ha detto: 'Potrebbe essere prodotte in massa ma al momento è solo un prototipo. Come un ciclista mi sono ancora abituato ad usare le mie mani ed è una cosa molto diversa.
'Non avevo piano a lungo termine con la moto - solo per giocare e fare qualcosa di fresco.
'Abbiamo voluto rispondere alla domanda "what if?" - Come possiamo farlo. E 'solo vedere cosa possiamo fare con la scienza e la tecnologia.
' Abbiamo preso alcune cose al largo della piattaforma e fatto qualcosa. E 'stato prove ed errori e siamo riusciti a fare qualcosa.'


martedì 16 agosto 2011

Rebellin Davide UN CAMPIONE VERO

Gara a Calderba di Ponte di Piave


Ieri è stata la classica giornata storta, non parlo tanto come gambe ( però anche quelle questo fine settimana non sono state un gran che) parlo in generale in senso di tempistica.
La corsa era il Campionato Razza Piave, un bel circuito misto a rettilinei lunghi con delle curve secche dove bisognava "menare" e rilanciare continuatamente.
Al via eravamo una quarantina che su questo percorso con stradine strette vanno pure bene, tanto che alla fine abbiamo fatto 44.2 km/h di media del Garmin che è la dimostrazione che siamo andati molto forte contando le 45 curve con relativo rilancio che c'era da fare.
Per me la classica giornata dove la fortuna non aiuta per niente, aggiungiamoci certi in realtà sono un paio di "geni" che ti corrono sistematicamente dietro con tutto il gruppo a ruota e dove scatti forte, ti trovi in fuga, meni, ma ti vengono a riprendere, questi viola con le bave alla bocca si spostano e non tirano perchè a loro detta "hanno appena fatto lo sforzo" e quelli buoni ti scattano in faccia e se ne vanno via, io resto al gancio, il "genio" è più al gancio di me e la fuga va via .....
Certo c'è da dire che se uno ha gambe parte di nuovo e se ne va, cosa che io non sono stato in grado di fare perchè appunto non ero super e per arrivare oggi con le gambe medie, potevo solo sperare di essere anche un pò fortunato.
Riprova che non sono stato fortunato è il fatto che venivano premiati ben i primi 15 di categoria, ma non avendo fatto la volata ed essendo arrivato praticamente ultimo, sono arrivato 19° ed è andato anche il premio, insomma se poteva andare male oggi, di sicuro è andata peggio.
Amen di solito non è nemmeno un gran periodo di forma per me questo, ho vissuto parecchio di rendita il mese scorso per via della Pista, adesso piano piano mi dovrò rimboccare le maniche e cominciare a ragionare e sopratutto lavorare per il finale di stagione, manca ancora molto e ci sono parecchi appuntamenti importanti.

LE CLASSIFICHE SUL TEAM LENOX:


FILE GARMIN DELLA GARA:

domenica 14 agosto 2011

Gara Biban 7° Classificato

Oggi gara a Biban una garone che però nonostante tutto sto ancora cercando di farmelo piacere, però non sono proprio convinto, in un certo senso sono cosciente che oggi non avevo una grandissima giornata, forse ho sofferto il caldo di 34° e oltre o semplicemente il ritmo era altissimo e io ero a tutta.
Al via eravamo un bel gruppotto di una sessantina tra Junior e Senior tra l' altro essendo praticamente l' unica gara della zona i Big erano tutti presenti.
Circuito classico dei due cavalcavia in zona Biban-Carbonera che è già duro a primavera, oggi poi con il caldo è stato tremendo.
Pronti via e cominciano i fuochi d' artificio, se ne vanno via una decina a blocco, neanche ci penso so già che devo essere pronto o dentro o fuori non c'è alternativa.
Ci sganciamo in 3, qualche cambio ma i due con me sono al limite così tiro un km a 50 e mi aggancio prima del cavalcavia, dietro il gruppo già si sfalda e abbiamo fatto 3 km di gara ......
Doppia fila e io sono al limite, come entro nella fuga sento che oggi le gambe non sono quelle delle ultime domeniche, ad ogni modo dopo qualche km da dietro rientrano altri 4-5 e facciamo un bel gruppotto credo circa 15-16 ad ogni modo il ritmo è atroce e faccio fatica a tenere le ruote e alcuni corridori cominciano proprio a staccarsi, facciamo un paio di giri a manetta e sul Garmin ho 46.5 km/h di media impressionante.
Facciamo ancora un giro però la fuga non è bella lineare sarà che siamo sbilanciati numericamente 4 Iperlando che dominano, sarà che per alcuni me compreso il ritmo è duro, ma cominciano gli scatti, in pratica una sgasata cattiva e perdiamo altri corridori tanto che restiamo solo in 12, ma non basta sull' altro rettilineo altra sgasata ancora più cattiva e ciao se ne vanno via in 3 il mio amico Federico Costa, Pavanello e Trolese, direi quelli che ne hanno avuta di più perchè poi andavano come le moto.
Noi dietro eravamo in 10 ma in pratica i 3 Iperlando non lavoravano avevano la corsa in pungo, un ' altro non tirava perchè bho, e in pratica eravamo in 5 pure al gancio.
A questo punto e dico da qui alla fine che sono deluso, la mia corsa è terminata, ho cercato solo di portare a casa la fuga per la "sportina" e amen l' unico vero Corridore con la C maiuscola è stato ancora una volta Andrea Sist che all' ultimo giro ha tirato i freni, cosa che probabilmente avrei voluto fare anche io ma che non ho fatto per altri motivi .....
Ad ogni modo all' ultimo giro Trolese ha salutato tutti e ha vinto in fuga da solo, dietro Costa e Pavanello e noi dietro a circa 2 minuti con Pinos che ha vinto la volata di gruppo e la vittoria degli Junior per la doppietta dell' Iperlando, io 10 assoluto e 7 di categoria un risultato che come ho detto non mi è piaciuto per come è finita la corsa, ma che devo comunque accettare con sportività oggi potevo fare questo è quindi va bene così adesso motivazione e lavoro, la prossima volta dovrò essere più bravo :O))))

TUTTE LE CLASSIFICHE SUL SITO DEL TEAM LENOX:


IL PREMIO DI OGGI:


venerdì 12 agosto 2011

Quei cinquantenni in bicicletta con il vizio assurdo del doping


Gli sforzi (immotivati) per gare amatoriali
e imprese da raccontare
Maratona delle Dolomiti I piccoli si dopano? Qualcuno potrebbe dire: be', imitano i grandi. Ma c'è una misura extra di tristezza, nel sapere che la Maratona dles Dolomites - scenario spettacolare, spirito amatoriale, festa collettiva - ha assunto il vizio assurdo del ciclismo professionistico.
Nel 2010 è stato squalificato il vincitore. Quest'anno venticinquesima edizione, si è corso lo scorso 10 luglio: per ora siamo a tre «non negatività» su dodici controlli (traduzione: positività al primo esame antidoping, in attesa delle controanalisi). Altri dieci partecipanti - leggiamo - sono stati convocati dalla Procura della Federazione Ciclistica Italiana, sospettati di aver evitato i controlli, di aver corso con dorsali contraffatti o sotto nome falso. «Esaltati alla Maratona dles Dolomites non ne vogliamo, ma non sappiamo più cosa fare per escluderli». Così si è sfogato Michil Costa, albergatore ambientalista di Corvara, organizzatore della manifestazione, uscendo dalla sua abituale «giornata del silenzio» (ogni lunedì).

Esaltati. Aggettivo impeccabile: solo l'esaltazione, infatti, può portare ad assumere sostanze proibite in una gara per dilettanti che non assegna premi in denaro (i vincitori tornano a casa con mele e speck). Ma forse è bene approfittare dell'occasione, e spostare lo sguardo dalla patologia alla fisiologia. Anche qui, infatti, qualche preoccupazione è d'obbligo. Sono reduce da dieci giorni di spostamenti continui tra le montagne del Trentino e dell'Alto Adige: ogni due tornanti, due ciclisti non più giovani, stravolti dalla fatica. Passo Gardena, passo Pordoi, passo Sella: in alto le Dolomiti sfavillano, esuberanti di bellezza; ma loro hanno occhi solo per l'asfalto. L'ammirazione, in questi casi, si mescola con la preoccupazione. Lo sforzo appare eccessivo e rischioso. Diciamolo: immotivato.

Eppure sono tanti, sempre di più. Alzi la mano chi non ha un amico cinquantenne preso da improvvisa, matta e disperata passione per la bicicletta, pronto a sfidare sciatica, buon senso e moglie per un'impresa da raccontare. La nuova mezza età non conosce vie di mezzo. È come se volessimo prendere per la coda la giovinezza che fugge; e per raggiungerla corressimo come non abbiamo mai fatto - neppure da giovani. Il ciclismo non è l'unico sfogo: i cinquantenni italiani, altrettanto spesso, diventano gourmet, giardinieri e golfisti. Attività insidiose per la bilancia, le ortensie e il portafoglio. Il ciclismo in dosi massicce mette a rischio le coronarie. I lutti, in questi mesi, si succedono, e noi veniamo a conoscenza solo dei casi e dei nomi più noti.

Lo sport - tutto - è meraviglioso, e l'attività fisica ci regala serenità: le endorfine conoscono il loro mestiere. Lo sforzo eccessivo e ossessivo ha invece qualcosa di nevrotico. Mi è capitato di osservare alcuni di questi atleti maturi e di trovarli robotici, mentre narrano o preparano le proprie imprese: come se fossero schiavi, e non signori, della propria passione. Certo: la maggioranza - crediamo, speriamo - non è disposta ad assumere sostanze proibite per quello che resta - comunque - un passatempo. Ma si sa: nelle cose umane, l'ossessione è inversamente proporzionale alla cautela.

Michil Costa si dice deluso, irritato e preoccupato: «Riceviamo ventottomila domande per la Maratona dles Dolomites , ne accogliamo novemila. Il mio timore è che chi viene ammesso voglia farcela a tutti i costi, anche se non è fisicamente all'altezza. E davanti alla prospettiva di uno sforzo gigantesco, si senta giustificato se ricorre alla farmacia proibita». Se fosse vero, sarebbe grave. Peggio: sarebbe tutto inutile. Inutile aver chiuso i passi al traffico a motore, in occasione della manifestazione; inutile aver dimostrato che il turismo timido attira e paga; inutile chiedere a quelle montagne speciali di fornire la scenografia per un copione tanto banale. Ricordino, i coetanei ciclossessivi: ci sono anche le mountain-bike elettriche e le lunghe passeggiate con un libro in tasca. Due cose - credetemi - che danno grandi soddisfazioni.

Beppe Severgnini corriere.it

giovedì 11 agosto 2011

Qui Gibo ha dimostrato di avere 4 coglioni ...

Pericolo dumping per l'Italia della bici leader in Europa

Cina paese delle biciclette. E, spesso, del dumping sistematico sui prezzi: una strategia utilizzata per conquistare quote di mercato spazzando via la concorrenza. Un'accoppiata – bici più dumping – che potrebbe avere effetti devastanti sull'industria italiana ed europea del settore. Come è già accaduto per il tessile o altri comparti della meccanica di precisione come rubinetteria e valvolame.

Ne è cosciente la Commissione europea che si appresta a rinnovare – all'inizio di ottobre a seguito dell'azione portata avanti dal vicepresidente Antonio Tajani – per altri cinque anni le misure antidumping sui componenti e sulle due ruote cinesi in ingresso nella Ue.


I dati Coliped (l'associazione europea che raggruppa i produttori di componenti) fatti propri dalla Commissione sono eloquenti: nel 2009 la Ue a 27 ha importato dalla Cina componenti per 458 milioni. «E senza misure antidumping – spiega Moreno Fioravanti, presidente Coliped – rischieremmo un'invasione di 13 milioni di biciclette cinesi». Uno scenario devastante «per un'industria che dà lavoro a 60mila addetti diretti e indiretti con un valore della produzione di circa 6 miliardi» ricorda Fioravanti. In questo contesto l'Italia è leader, come sottolinea Piero Nigrelli, direttore del settore ciclo di Ancma (l'Associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori di Confindustria): «Siamo il principale produttore con quasi 2,5 milioni di biciclette assemblate, 12mila addetti totali e un valore della produzione di 1,2 miliardi».


Secondo quanto emerge dai dati Ancma, tra il 1995 e il 2010 l'export di biciclette italiane si è dimezzato, passando da 2,7 milioni di pezzi a 1,35 milioni. In compenso le importazioni sono cresciute del 338%, da 145mila a 636mila. In valore, nel 2010 abbiamo esportato bici per 126 milioni di euro, a fronte di importazioni per 103 milioni. L'export di componenti (dai telai alle forcelle, dai pedali ai cambi) ha toccato i 391 milioni, contro i 284 milioni dell'import. Il trend rispetto al 2009, però, vede le voci in entrata correre con un "rapporto lungo" – per usare una metafora ciclistica –: +31% per le bici (solo +6,2% l'export) e +19% i componenti (+12,3% le esportazioni).


L'Italia vanta costruttori d'eccellenza a livello internazionale come De Rosa, Colnago, Pinarello e componentisti come Campagnolo. «La filiera – dice Fioravanti – coinvolge la meccanica fine, con fornitori d'eccellenza, e se intaccata pesantemente avrebbe ricadute negative anche su altri comparti: chi opera sui profili in alluminio lavora anche per i settori auto e aeronautica, lo stesso vale per i componentisti che realizzano i telai in carbonio». Il rischio è di fare la fine degli Stati Uniti: «Nel 1992 producevano 11 milioni di biciclette – ricorda Nigrelli – nel 1996 erano scesi a 350mila». Il direttore di Ancma è chiaro: «Ci accusano di essere protezionisti e un settore decotto, ma non è così. L'antidumping è l'unico sasso che Davide può usare contro il Golia cinese, che pratica prezzi di oltre il 50% inferiori rispetto ai nostri, grazie alle sovvenzioni governative sull'export e a costi dell'energia e della manodopera bassissimi rispetto ai nostri».


Le misure antiduping e anti circumvention (relative queste ultime a una serie di componenti, per evitare che i cinesi aggirino le misure esportando nella Ue singole parti da assemblare in un secondo momento) dovrebbero, come detto, essere prorogate per 5 anni a ottobre (la prima proposta presentata al Comitato antidumping, prevedeva un rinnovo limitato a 3 anni), ma le imprese temono possibili modifiche, sotto la pressione dei rappresentanti del Nord Europa e delle lobby cinesi, che limitino l'efficacia del provvedimento.


«Purtroppo sono in pochi ad ascoltare le ragioni delle Pmi – afferma Fioravanti – fortunatamente la portata di questa battaglia è stata compresa e condivisa nella Ue dal vicepresidente Tajani».


Fonte: ilsole24ore.it


mercoledì 10 agosto 2011

Disastro FCI ...... Federazione Ciclistica Italiana ma di che ?

Oggi voglio togliermi qualche sassolino dalla scarpa che proprio mi da fastidio.
In primo luogo voglio subito prendere di mira quello che io giudico il vero colpevole di molti dei problemi che ci sono attualmente nel Ciclismo amatoriale e non.
In primo luogo voglio portare a conoscenza del problema relativo ai nulla osta che esiste tra i giovani ciclisti.
In pratica contro ogni buon senso ma credo anche contro ogni legge Europea in FCI un giovane NON è libero di cambiare società ciclista in quanto il suo cartellino è proprietà delle società !!!
Senza tirare fuori la famosa sentenza Bosman del Calcio dove questa regola è stata ben cancellata da anni, i cari dirigenti della Fci Treviso, poi Veneto e in fine Fci a Roma hanno avuto la geniale pensata di fermare in pratica la carriera di un corridore tra l' altro Campione Veneto esordienti su strada in quanto aveva il desiderio di cambiare squadra e la sua vecchia società non voleva concedergli il nulla osta !!!
A parte il non senso di volersi tenere una persona a tutti i costi, ma mi chiedo il presidente di questa società con quale cuore decide di tenere fermo un ragazzino di 14 anni, a parte le beghe che questi possa avere con lo stesso o con i familiari nei quali io non voglio entrare, ma da esterno credo sia doveroso che un uomo maturo di una certa età decida con tutto il buon senso del mondo di lasciare LIBERO una giovane corridore di andare dove questo vuole praticare il suo sport preferito !!!
Va bhe appurato che questo presidente se ne frega e decide che lui ha ragione e così fa, mi chiedo ma poi come fa prima la Fci di treviso, poi la Fci regione veneto ed in fine a Di Rocco e company di roma a PERDERE un corridore che è un capitale insetimabile per il domani in questo modo ... Va bhe contenti loro ....
Ed è esattamente lo stesso principio con il quale la cara Fci ha perso praticamente TUTTI gli amatori, loro hanno sempre detto che a loro degli amatori non gliene importa niente, salvo poi rendersi conto che un movimento di 80.000 persone che PAGANO profumatamente per correre forse e dico forse perderli c'era ben da pensarci prima.
L' Udace ha avuto ruolo molto facile in tutto questo è una federazione nata per gli Amatori e quindi ha tutto l' interesse a "lavorare" per loro, in fci no invece loro sono avanti .... Ovvio solo che poi come vediamo perdono pure i ragazzi e quindi cosa gli rimane ?
I Giovani sono sempre di meno da tempo, i ragazzi di fare ciclismo non gliene importa più nulla e gli iscritti calano in tutte le categorie tranne che ... GLI AMATORI ... Chissà come mai ????
Poi però se andiamo a vedere io ho 36 anni e corro in pratica da 22 anni dal lontano 1984, ma le "facce" o le "teste" che pensano sono sempre quelle identiche, anziani signori in sovrappeso che mandano avanti un movimento vecchio e stanco che in tutti questi anni non ha MAI saputo rinnovarsi, restando uno sport per vecchi ......
Ultima della serie I CAMPIONATI EUROPEI SU PISTA che si stanno disputando a MONTICHIARI, desideravo tanto parteciparvi, nella "mia" corsa a Punti che tanto amo, avrei corso anche solo per dire di esserci stato in una Corsa del genere ma no ... Io sono Udace quindi non posso correre la famosa "consulta" cosa sarà mai ?
Anche se ero disposto a pagare tutti gli 80 euro OTTANTA euro di iscrizione (neanche fosse la maratona delle dolomiti kakkio) non importa non mi hanno voluto ne io ne i tesserati Uisp o qualsiasi altro ente, risultato ieri sera si sono ritrovati in 5 CINQUE e dico 5 corridori per un CAMPIONATO EUROPEO, andatelo voi a spiegare agli organizzatori che ci sono stati 5 corridori in tutta Europa disposti a correre la corsa a punti su Pista ufficiale Uci, andategli a spiegare a tutte le persone che hanno speso soldi, tempo e passione per organizzare questa corsa che in Fci degli amatori non gliene importa niente, ma almeno che mi spiegano se a parte la loro poltrona del Ciclismo gliene importa qualche cosa ? Io visti i risultati ho seri dubbi .......

domenica 7 agosto 2011

Pedalata in ricordo di Andrea Pinarello


Oggi e' stato un giorno indimenticabile per me e penso per molti altri, per almeno i 1000 forse 2000 partecipanti che oggi si sono ritrovati in maniera spontanea in Piazza del Grano a Treviso per ricordare Andrea Pinarello.
Prima di tutto bisogna ringraziare il Grande Cuore di Marco Livio, la persona che ha veramente messo in piedi tutto questo, Marco mi ha detto che lui non ha fatto niente in pratica un click sul computer ... Ma un click che l' amicizia, la stima, l' amore per Andrea ha moltiplicato velocemente e creato un qualche cosa di memorabile.
Tutto questo e' successo perche' Andrea non era un costruttore di bici, non era l' organizzatore di viaggio e di gran fondo, ma Andrea era uno di noi, un Ciclista e sentivi che nella sua semplicita' amava quello che faceva.
L' appuntamento era per 9 in punto, ma mi ero preso un po' in anticipo per fare tutto con calma, ma gia' arrivato sul Terraglio prima di Treviso mi sono reso conto che oggi era una giornata speciale, gruppetti di corridori che pedalavano come la mattina della Gran Fondo La Pinarello, sembrava la stessa cosa, quando sono arrivato davanti al negozio, una marea di biciclette a riempire la piazza.
Un qualche cosa de indescrivibile e indimenticabile, ho ancora i brividi a ripensarci, oggi avrei dovuto andare a fare una gara, ma sono orgoglioso di aver fatto questa Pedalata per Andrea, so che ho fatto quello che dovevo e ne sono fiero.
Ad un certo punto in piazza mi sono trovato accanto Fausto il fratello, a questo punto l' emozione e' stata grande, Fausto e' stato un Signore e ha salutato uno a uno tutti i presenti, era una commozione forte, ma un dolore composto difficile da spiegare sono emozioni forti.
E' arrivata anche Carla la sorella e anche lei composta ha parlato con tutti, un saluto un bacio una stretta di mano, tutto era magico indimenticabile, non ho mai assistito ad una manifestazione di amore del genere.
Ho visto la moglie di Andrea anche lei in bici in dolce attesa ma con Noi e con Lui a pedalare, in fine Nane il grande Giovanni Pinarello il Papa' dura da digerire per un padre, ma anche lui con la gente, che persone speciali !!!!
Alle 9:30 la pedalata, non e' stata una triste processione, ma una pedalata per un amico, io ho avuto l' onore con l' ex professionista Alessandro Bertuola di tirare il gruppo fino al Montello, io credo che Andrea fosse veramente con tutti noi, ogni uno si portera' per sempre un ricordo, il mio personale e' di 2 anni fa' alla gara di Portovecchio quando siamo andati in fuga assieme, A TUTTA come piaceva a noi, Ciao Andrea sei stato un grande e non ti dimenticheremo mai.

sabato 6 agosto 2011

Gara Faè di Oderzo 2° Classificato

Continua il momento magico e anche oggi un garone fatto A TUTTA fin dal primo KM e alla fine un bel 2° posto di categoria che con un pizzico di fortuna quasi quasi poteva essere qualche cosa in più, ma in fondo chi ha vinto Andreazza M2 e Martinazzo assoluto se la sono meritata fino in fondo correndo e attaccando fino al traguardo.
Ad ogni modo faccio una piccola premessa, domani mattina alle ore 9:00 davanti il Negozio PINARELLO di Piazza del Grano a Trevis ci sarà un raduno spontaneo organizzato da Marco Livio e la Cicli Pinarello per commemorare la figura di Andrea Pinarello, penso sia una manifestazione alla quale è doveroso partecipare TUTTI.
Altra piccola premessa, quella di oggi era una gara FCI credo l' unica di tutta la stagione in Veneto, questo forse ha un pò limitato la partecipazione e noi fascia 19-39 anni siamo partiti solo in 42 questo ha reso la gara devastante, tutto uno scatto e nel finale sono arrivato con i crampi !!!
La fascia diciamo veterani-gentleman sono partiti in 130 e probabilmente la suddivisione classica dell' Udace sarebbe stata dico più equilibrata, comunque sia nella nostra categoria pochi ma ottimi e nei vetarani 7 Vittoria del mio Grande amico Alberto Causin complimenti !!!
Sono tornato giusto ieri dalle ferie e mi sentivo gonfio e svogliato, ma siccome in fondo avevo fatto pure un paio di bei allenamenti, speravo di avere una buona condizione, purtroppo ho dimenticato il Garmin in valigia e per la prima volta negli ultimi due anni non ho il file della gara e un pò mi dispiace.
Il percorso era bello veloce classico rettilinei e rapportone, non molto vento ma oggi ritornando dalla montagna, sentivo il caldo afoso, pronti via ed è cominciata una legnata dietro l' altra, tutti scatti, in pratica facciamo tutto il primo giro a manetta e sotto il traguardo passiamo in 16 .... Dietro a pochi secondi in pratica l' altra metà della gara tutti a gruppetti.
Come sempre in queste fughe numerose non si va mai molto d' accordo, ma per fortuna è partito tutto solo il Campione Italiano Pegoraro, in un certo senso lui a manetta ci teneva dietro in 15 a 30 secondi, per me questa fase è stata la migliore, si girava regolari e la fatica era giusta, dietro in pratica si sono sfaldati e la gara era nostra.
Verso metà gara, siamo riusciti a chiudere su Pegoraro, ma in pratica da questo momento non siamo più andati d' accordo e la corsa è diventata un inferno, anche io ho provato un paio di strapponi violenti, mi sentivo bene, ma dietro hanno chiuso e poi sono rimasto pure ben al gancio a recuperare, davanti in 4 hanno fatto lo scatto giusto, si sono sganciati e dietro ci siamo disuniti.
In pratica abbiamo fatto tutto il finale di gara minimo 3 giri a scatti, ma i 4 davanti così erano favoriti perchè andando regolari continuavano a mantenere il vantaggio.
A questo punto a circa 3-4 km dall' arrivo dopo un contrattacco del Campione Europeo Toffolo su suo suggerimento ho provato la botta, 53 x 12 in canna e A TUTTA, mi giro e siamo in due, il gruppetto sembra stanco e non reagisce, così a cambi regolari ci mettiamo a menare.
Facciamo l' ultima curva ed è un rettilineo i 2-3 km tutto lungo a questo punto i 4 davanti si fermano per studiarsi in volata in pratica nelle categorie fci sono 3 vincitori ed è difficile che si possano fermare proprio del tutto ....
Infatti all' ultimo km quando oramai li avevamo a tiro, Andreazza ha preso in mano la situazione e ha tirato la sgasata che non ci ha fatto rientrare ....
Peccato se avessi avuto ancora un pelo di forza probabilmente avrei potuto chiudere sui primi, ma ero al limite (giuro che dallo sforzo mi è venuto su un rigurgito con il sapore della grigliata di giovedì !!!!) e di più non potevo aumentare, così anche se per poco abbiamo solo sfiorato l' aggancio, alla fine 5 assoluto e ancora una volta 2° di categoria, ma sinceramente per come la vedo io anche se arrivare secondo non piace a nessuno, essendo risultati ottenuti sputando l' anima fino al traguardo, mi soddisfano tantissimo perchè so di avere dato tutto e quelli davanti sono stati semplicemente più bravi, io dal mio punto di vista vivo una stagione magica, sempre con i primi e sempre protagonista, di meglio non potevo sperare, in fondo sono giovane e posso ancora migliorare :O)))))))

IL PREMIO DI OGGI:

FAE’ DI ODERZO (TV) – org. Asd Sportivi Del Ponte - Gran Premio Vin Raboso – Cat. Amatori Tutti – Aperta Agli Enti – ID 40518 –

Percorso: Via gherle, via armentaressa, via gere, via s. Maurizio, Roncadelle, via bidoggia, via com. Postumia di km. 7.800 da ripetersi piu volte a seconda della categoria - M6-M7-M8 e Wommen giri 6 tot. km. 46.800 - partenza ore 14.00 - M3-M4-M5 giri 7 tot. km. 54.600 - partenza ore 15.20 - ELMT-M1-M2 giri 7 tot. km. 54.600 - partenza ore 17.00 –

Iscrizioni: Asd Sportivi Del Ponte – Tramite Fattore K – Tel. 0422/851249 – 347/9026623 – Fax. 0422/851249 – sportvidelponte@libero.it –

Ritrovo: FAE’ DI ODERZO (TV) – Via Gherle (Borgo Barattin) – alle ore 12.30 –

Partenza: inizio gare alle ore 14.00 –

Direttore di Corsa: Pizzato Fiorenzo – Giuria: da designare.

CLASSIFICHE M1:

CLASSIFICHE M2:

CLASSIFICHE SPORTMAN:

CLASSIFICHE M5:

CLASSIFICHE M4:

CLASSIFICHE M3:

CLASSIFICHE M8:

CLASSIFICHE M6:

CLASSIFICHE M7:

CLASSIFICHE DONNE:


venerdì 5 agosto 2011

Sabato 6 Agosto PISTA AMATORI Dalmine

6 AGOSTO

PISTA AMATORI

DALMINE (BG)

Iscrizione tramite ID GARA 38438 - Trofeo Fotostudio Brambillasca
Prova Giro d’Italia delle Piste
Cat. Cicloturisti, Amatori + Enti
Org. C.L.A.P. ASD - Chi.Isc. 6.8.h.14.15 (Regolarità h.16.00)
Ritr. Velodromo, h.13.30 - Part. 14.30
Programma: Velocità, Inseguimento, Scratch, Gara a punti, Scratch, Velocità Olimpica, Regolarità
x Info: tel. 3494021558
DR: G.Previtali.

giovedì 4 agosto 2011

AUSTRIA Loiblpass + Salita Piramide (Pyramidenkogel)

W L' AUSTRIA :O)))

Stamattina sono partito un pò triste, la notizia della morte di Andrea Pinarello mi ha veramente scioccato e dispiaciuto, quando si dice che si portano le persone con noi forse oggi ho portato Andrea con me in allenamento .....
La giornata è cominciata 30 minuti prima di ieri, con un pò di fortuna sono riuscito ad anticipare la colazione alle 7:30 e alle 9 in punto ero in bici che scendevo dalla rampa dell' Albergo.
L' idea era quella di provare a fare qualche salitella magari portandomi verso il confine con la Slovenia, ma tutto un pò diciamo on the road senza una meta precisa.

STRADA PANORAMICA:


Ho preso la strada a sud del lago e ho cominciato a pedalare, diciamo che è un fondo valle di una ventina di km nei quali si trovano due gobbe non durissime, diciamo 100 metri di dislivello scarso da fare con il 53x21 o 39x21 nei punti più duri a 20 km/h.
Il tempo causa temporalonre notturno era incerto, erano sui 20 gradi frescotti e con parecchi nuvollotte basse, insomma il classico meteo alpino dove il tempo cambia velocissimo, infatti in 3 ore ho beccato due volte l' acqua e due vote ha schiarito con il sole limpido !!!
Altra particolarità è che nonostante siamo in montagna non si trovano le fontane, bisogna portarsi via ben l' acqua da casa altrimenti si rischia di rimanere a secco.
Ad ogni modo arrivato alla fine del fondo valle, in zona Klagenfurth, ho svoltato a destra in direzione Slovenia ma senza rendermi conto di quanti km mancassero.
Ho trovato un cartello con scritto Loiblpass e ho pensato che fosse un passo alpino fino alla frontiera, purtroppo non era così, era un passetto diciamo nel senso che scavalcava una prima collina e poi si scendeva a fondo valle per poi risalire per il vero passo alpino, cosa che purtroppo non ho fatto in quanto era troppo lontano e avevo il "coprifuoco" alle 12 ....

VISUALE DALLA CIMA DEL PASSO:


Così un pò deluso ho rifatto la strada del ritorno, quando ho trovato un rotondina con una piramide al centro e con scritto di qualche cosa che non ho ben capito 5 km più in sù.
Mi sono immaginato che avrei trovato una salitella, ma non pensavo fosse così dura, il primo tratto di 500 metri fatto tutto con il 27 era duro, poi ho fatto circa un km dove si saliva bene con il 23, ma ad un certo punto un curvone con un Madonna, tra me e me scherzando mi sono detto che avevano messo la Madonna per quello che ci sarebbe stato dopo ....
Non faccio nemmeno in tempo a finire il pensiero che mi trovo davanti ad una rampa pazzesca, porca vacca non riuscivo ad andare su 39x27 e velocità sui 9-10 km/h, 200 metri durissimi, ho dovuto farla tutta in piedi.
Una volta passato il muro mi sono detto, ok che questa saita è dura fino in cima e infatti dopo un paio di km duri ma non durissimi il finale tremendo .... Durissimo, non so la percentuale ma credo di sicuro attorno al 15% minimo, poi io che soffro i cavalcavia .....

E QUANDO DICO DURA ..: VUOL DIRE DURA VERAMENTE ....


Ad ogni modo arrivato in cima, una torre panoramica bellissima, da dove si vedeva sia a nord le Alpi, sia a Sud i laghi, 360° di visuale bellissima.
5 km di salita vera ma ne è veramente valsa la pena, perchè cominci una strada ma non la conosci non sai cosa ti aspetta e sei curioso di conquistare la cima, il passo è stata un pò una delusione, ma poi la Piramide è stata fantastica.
Mantellina, discesa e poi ultimi 10 km, con l' ultima salitella prima di arrivare in Albergo, 2 ore e 40 di bici con quasi 1000 metri di dislivello anche oggi un gran bel giro in un posto che posso dire è il Paradiso del Ciclismo tutto, qui posso correre i principianti con le famiglie nelle ciclabili e possono trovare sfogo gli amatori più esigenti con salite veramente toste, in genere poi c'è grande rispetto per i ciclisti che sono visti come una risorsa turistica e sono in genere ben voluti e rispettati dagli automobilisti .....
Altra cosa fondamentale, in Austria non ci sono camion, non corrono sulle strade, ma sono sui treni ed è una differenza enorme, vorrei spiegarlo a chi protesta contro la tav che si all' inizio sarà un disagio ma se poi questa ci toglie i camion dalle strade sarà un guadagno doppio per tutti.
Magari anche da noi in futuro qualcuno che ne capisce di più, avrà modo di investire sul fatto che la bici è una fonte di ricchezza anche se non consuma benzina ......

GIUSTA RICOMPENSA E RECUPERO PROTEICO ....


FILE GARMIN:

mercoledì 3 agosto 2011

Io amo questo sindaco !!!!

Malore al giro del Friuli morto Andrea Pinarello

RIPOSA IN PACE ANDREA ....


Tragedia in corsa al Giro del Friuli per cicloamatori. Durante la prima tappa Tavagnacco-Staranzano è morto Andrea Pinarello, della famiglia di noti produttori di biciclette e corridore lui stesso.

Andrea Pinarello, 40 anni, è responsabile del marketing della Pinarello holding spa, capogruppo della Cicli Pinarello, famosissima azienda trevigiana di produzione di bici da corsa e per il tempo libero, conosciuta in tutto il mondo, che ha fornito i mezzi a campioni del calibro di Indurain, Battaglin, Delgado, Riis, Bertoglio. Attualmente fornisce le biciclette al Team Sky e alla Movistar top team fra i professionisti.

Lui stesso è appassionato di corse ciclistiche. Organizza la granfondo Pinarello che ogni anno, a luglio, richiama a Treviso migliaia di appassionati. Da ragazzo ha gareggiato con discreti risultati fino alla categoria juniores ed è stato anche giocatore di rugby. Lascia la moglie e due due figli e i fratelli Carla e Fausto, il papà Giovanni e la mamma Ida, tutti conosciutissimi a Treviso

Prima uscita a Valden giro del Lago di Worthersee

PRONTI VIA PEDALARE


Oggi ho fatto la prima uscita sulle strade Austriache, sensazioni molto belle e giornata decisamente positiva, ma partiamo dalla mattina, in albergo la colazione ha avuto un orario strano inizio ore 8:00 fine ore 10:00, questo per un Ciclista è un pò scomodo in quanto vuol dire montare in bici non prima delle 9 - 9:30, avendo poi il "coprifuoco" per le 12, non potevo fare molto, per domani cercherò di organizzarmi diversamente.
Il buffet è stato ovviamente particolare il Cappuccino non esiste e le Brioche sono un lontano ricordo, qui pentoloni di Wurstel bolliti con contorno di ananas .... Orribile ....
Io mi sono salvato con i Muesli e un pò di pane e marmellata, comunque sia non mi lamento, il servizio è stato ottimo.
Preparato tutto il necessario, pompetta, acqua etc etc. sono partito appunto alle 9:30.
L' albergo dove sono è sopra una collinetta, quindi fatto un paio di km in discesa, sono arrivato sulla riva del Lago, il da farsi l' avevo già deciso da ieri sera giro del Lago grosso modo una quarantina di Km.

UN BAR PER CICLO-OMBRE


Io ho girato in senso orario quindi sempre a destra, non lo so perchè ma la maggior parte dei corridori incontrati girava al contrario , bho sicuramente ci sarà un motivo !!!
Ad ogni modo qui ho trovato cicloamatori nel vero senso della parola, gente con il pelo sulle gambe e andatura tranquilla, ma tutti e ripeto tutti con le protesi da cronometro donne comprese, fantastico.
Ho incontrato poi 3-4 Ciclisti in assetto da crono, Cervelo P3, casco a goccia e pure uno con la lenticolare, fantastici.
La strada è molto buona, la parte Nord del Lago è quella più turistica e ho trovato parecchie macchine, ma posso dire che il rispetto per le bici è impareggiabile, in Italia devo sempre litigare con "stronzi" che mi fanno continuatamente il pelo nel senso che mi passano vicino, qui per passarti le macchine aspettano che la corsia opposta sia libera e poi vanno dall' altra parte lasciando minimo un paio di metri di spazio, credo sia anche un discorso di legge cioè lo prevede il codice della strada, insomma il rispetto a volte si ottiene anche con delle regole di civiltà.
Al lato della strada ci sono delle piste ciclabili molto belle e direi moto trafficate, tantissima gente che e percorre, dai giovanissimi agli anziani, ovvio che un ciclista che percorre a strada a 35-40 km/h deve stare sulla corsia delle auto, ma chi vuole godersi il panorama e andare tranquillo in sicurezza ha tutto per farlo.

LE PISTE CICLABILI


Ad ogni modo temperatura di 27 gradi, quindi caldo ma non caldissimo, vento leggero da nord ideale per una bella pedalata.
Arrivato a Klagenfurth passaggio sul lato sud del Lago e ritorno con il vento a favore, la parte sud è più nervosa e meno "turistica" per questo si poteva scattare forte sugli strappi per poi lanciarsi a tutta sulla discesa, per i Liguri direi un percorso tipo Aurelia con i capi e per chi è dalle mia parti una strada tipo la Panoramica del Montello, insomma l' ideale per andare A TUTTA.
Arrivato a Velden un paio di km di salitella da fare con il 39x23-25 e ritorno in albergo in perfetto orario dopo un paio di orette di pura gioia.
50 km circa con 400 metri di dislivello ottimo per aprire lo stomaco e prepararlo per una sana mangiata ristorativa :O)))))

ARRIVO IN ALBERGO



FILE GARMIN DEL GIRO:

VIDEO SUL GIRO:


ARRIVO BEN COTTO :O))))