domenica 30 ottobre 2016

Nabrezina Crit Pet Gara Fixed Trieste


Nabrezina NoSePol Crit Pet
Grande ritorno per il sottoscritto alle competizioni Fixed, ma ovviamente con spirito molto leggero e goliardico, presente sopratutto per gli Amici Triestini sempre presenti al Velodromo Mecchia per noi era doveroso ricambiare.
Una giornata spettacolare climaticamente, sole caldo e poco vento, spettacolare dal punto sportivo con un percorso veramente interessante e in fine una giornata spettacolare dal punto di vista culinario, ospiti felici di questi meravigliosi ragazzi.
GRAZIE per tutto e Complimenti ad Alvise che nel frattempo ha pure vinto il Criterium, per me un onorevole 10 posto su 12 partecipanti, doppiato due volte, ma molto soddisfatto.
Faccio parte della Squadra e questo mi basta prima, durante e sopratutto DOPO al mangia e bevi :D :D Grazie ancora ragazzi, posto bellissimo, ho avuto una esperienza umana nuova, ho conosciuta una usanza antica che non sapevo nemmeno potesse esistere, abbiamo sentito il profumo della Vita e questa me la portero' dentro per sempre, sono le cose che amo del Ciclismo vero e genuino al di la' della corsa che a volte si vince e a volte si vivono esperienze.
Grazie ancora Amici
















mercoledì 26 ottobre 2016

Nascita del manubrio da TT moderno al Tour de France 1989

LA NASCITA DI SCOTT E LA RIVOLUZIONE NEL CAMPO DELLO SCI
Lo sci venne completamente rivoluzionato dall’innovazione tecnica realizzata da Ed Scott, un ingegnere di talento che viveva a Sun valley, in Idaho. Ed inventò il primo bastone da sci in alluminio che immediatamente sostituì quelli in bamboo e acciaio. Quella invenzione rivoluzionaria sancì la nascita di un nuovo marchio: SCOTT che da subito si posizionò sul mercato come leader nel settore dello sci. Alla base della filosofia di Ed c’era la volontà di portare sul mercato innovazioni tecniche.

IL PRIMO MANUBRIO AERO
Il 1989 fu un anno importante nella storia del ciclismo perchè Scott presentò il manubrio aerodinamico. Questo manubrio venne utilizzato dall’americano Greg Lemond, vincitore quell’anno del Tour de France.


Greg Lemond nasce a Lakewood (Stati Uniti) nel 1961. Si appassiona allo sport, ad uno sport non così tanto sviluppato in Usa, il ciclismo. Gli Usa, lo sport del rugby, dell'Nba e del baseball scoprono un talento. Lo mette su una bicicletta Fred Mengoni ed il ragazzo ci sa fare. 
La sua perla giovanile fu il titolo mondiale juniores su strada del 1979 vinto a Buenos Aires. Tempo due anni e Greg conosce il passaggio al professionismo. 
Il campo di battaglia e' la sfida tra Fignon e Lemond al Tour del 1989 e la prima sfida diretta tra i campioni è la cronometro di 73 chilometri tra Dinard e Rennes. Piove e le condizioni climatiche penalizzano gli ultimi a partire; Delgado tiene a lungo il comando della classifica provvisoria ma lo sopravanza Lemond che monta una bici futuristica, dotata di innovativo manubrio usato esclusivamente nelle competizione Americane del triathlon. La prestazione dell’americano è spettacolare, annienta gli avversari, demolisce Fignon di 56secondi e la sera, a distanza di tre anni, rivede la luce dopo il buio e torna a vestire le insegne del primato.
Il Tour del 1989 continua fino all’ultima tappa, una cronometro suggestiva di 24,5 chilometri tra Versailles e i Campi Elisi a Parigi. Fignon ha 50secondi di margine su Lemond e pare al sicuro, anche se il precedente negativo della cronometro di Verona al Giro d’Italia del 1984 persa con Moser dovrebbe indurre alla prudenza. In più, il “professore” soffre da qualche giorno di un dolore all’inguine. E la cronometro è beffarda. Lemond, piegato sul manubrio da triatleta, vola a oltre 54 km/orari, e taglia il traguardo con un tempo che migliora di 33secondi quello di Thierry Marie, uno specialista delle corse contro il tempo. Fignon è in ritardo ad ogni passaggio intermedio, all’arrivo, distrutto per la fatica e il dispiacere, accusa 58secondi di disavanzo e per l’inezia di 8secondi, il margine più contenuto della storia del Tour de France, si vede sfilare la maglia gialla.
Quello a cui si è assistito al Tour ’89 è qualcosa di straordinario, un duello leggendario tra due corridori mai domi. Due uomini che hanno lottato fino alla fine. Il trionfo è stato di LeMond, la storia, però, è stata scritta a quattro mani. Le mani di due uomini, un vincitore e un vinto, divisi solamente da una Maglia Gialla, da otto secondi di pura follia. In quegli otto secondi è racchiuso tutto: la gioia di LeMond, le lacrime di Fignon. In quegli otto passi di lancetta sono concentrate tutte le emozioni del genere umano: gioia, emozione, rabbia, disperazione, frustrazione. Per noi, quegli otto secondi rappresentano una delle emozioni più belle nella storia del ciclismo e dello sport in generale.
La storia è stata scritta anche dal vinto. La figura di Fignon, maestosa e maledetta, rimane una straordinaria traccia di un ciclismo che non c’è più. 

VIDEO:







lunedì 24 ottobre 2016

Giro d'Italia 2017 in ANTEPRIMA !


Succede, quando si preparano le cose in anteprima su internet. Anche se non si dà visibilità alla pagina, la traccia c'è e può essere raggiungibile. Così, senza ricorrrere ad hackeraggi o bug vari, il collega ed esperto informartico Michele Bufalino ha scovato il Giro d'Italia direttamente dal sito ufficiale della corsa, con tanto di altimetrie delle tappe.

SUBITO IN SALITA. Dopo le tre tappe sarde che sono state presentate un mese fa, la carovana rosa sbarcherà in Sicilia e saranno subito fuochi d'artificio con l'arrivo sull'Etna ai 1.892 metri del Rifugio Sapienza. Dopo l'omaggio a Nibali con l'arrivo a Messina, si riparte da Reggio Calabria per risalire la Penisola toccando Terme Luigiane, Alberobello e Peschici prima di un'altro arrivo in salita sul Block Haus.

ECCO LA CRONO. Prima sfida contro il tempo la Foligno-Montefalco, tutt'altro che semplice con i suoi 39 chilometri di continui saliscendi. A seguire Bagno di Romagna (con il Monte Fumaiolo), la volata di Reggio Emilia e quella di Tortona prima di un nuovo traguardo in salita, quello al Santuario di Oropa. Da Valdengo poi arrivo a Bergamo dopo aver affrontato il Miragolo San Salvatore e il Selvino, come avvenuto pcohe settimane fa a Il Lombardia.

ULTIMA SETTIMANA. La settimana decisiva si apre con un autentico tappone, la Rovetta-Bormio con Mortirolo, Stelvio (ovviamente Cima Coppi) e Giogo di Santa Maria (a quota 2.502 mt) prima della picchiata verso il traguardo. Dopo il traguardo di Canazei, altra tappa molto dura con la Moena-Ortisei, con Pordoi, Valparola, Gardena e Passo di Pinei prima dell'ascesa finale. Potevano forse mancare le montagne friulane? Certo che no e allora ecco la San Candido-Piancavallo con conclusione in quota salendo da Aviano.
La penultima tappa proporrà l'attesissima scalata del Monte Grappa e il Gpm di Foza prima del traguardo di Asiago. A seguire, lungo trasferimento per approdare a Monza: dall'autodromo a Milano ultima tappa a cronometro con 28 chilometri da percorrere per dare il volto definitivo alla graduatoria del Giro 100.

Come tutte le anticipazioni, è chiaro che qualcosa potrebbe cambiare ma questo è sicuramente molto molto simile al Giro 100 che verrà annunciato domani...

IL PERCORSO

Tappa 1: Alghero – Olbia 203 km
Tappa 2: Olbia – Tortolì 208 km
Tappa 3: Tortolì – Cagliari 148 km
Tappa 4: Cefalù – Etna 180 km
Tappa 5: Pedara – Messina 157 km
Tappa 6: Reggio Calabria – Terme Luigiane 207 km
Tappa 7: Castrovillari – Alberobello 220 km
Tappa 8: Molfetta – Peschici 189 km
Tappa 9: Montenero di Bisaccia – Blockhaus 139 km
Tappa 10: Foligno – Montefalco 39 km TT
Tappa 11: Firenze – Bagno di Romagna 161 km
Tappa 12: Forlì – Reggio Emilia 237 km
Tappa 13: Reggio Emilia – Tortona 162 km
Tappa 14: Castellania – Oropa 131 km
Tappa 15: Valdengo – Bergamo 199 km
Tappa 16: Rovetta – Bormio 227 km (cima Coppi sullo Stelvio)
Tappa 17: Tirano – Canazei 219 km
Tappa 18: Moena – Ortisei/St. Urlich 137 km
Tappa 19: San Candido/Innichen – Piancavallo 191 km
Tappa 20: Pordenone – Asiago 190 km
Tappa 21: Monza – Milano 28 km TT

Ecco tutte le immagini delle altimetrie:
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sabato 22 ottobre 2016

Perché i carboidrati sono l'elemento essenziale per prestazioni di resistenza

LA SCIENZA

La digestione dei carboidrati inizia quando il cibo entra a contatto con la bocca e dura fino al momento in cui vengono assorbiti dal flusso sanguigno dell'intestino tenue.

Il primo organo a ricevere carboidrati scomposti (glucosio, fruttosio e galattosio) è il fegato. Qui il glucosio viene immagazzinato (come glicogeno) o inviato al flusso sanguigno per poterlo utilizzare. Questo processo fornisce energia rapidamente per i muscoli in funzione. Tuttavia, il tipo di carboidrati che viene ingerito può avere effetti drastici sul proprio livello d'energia.

FONTI DIVERSE

I carboidrati si possono classificare in diverse tipologie. Gli zuccheri, compreso il glucosio, saccarosio e fruttosio, sono tutti carboidrati che potresti aver sentito nominare. Pur contenendo livelli simili di calorie, vengono metabolizzati in maniera diversa, influenzando le prestazioni. Le maltodestrine si scompongono in glucosio, che è la base dei prodotti che distribuisco personalmente. Utilizzando una bibita energetica, i muscoli in azione verranno alimentati in 10-15 minuti. Quindi qual è la differenza tra le diverse fonti di carboidrati?

E IL GLUCOSIO?

Assumere solamente glucosio potrebbe sembrare una buona idea perché fornisce energia in maniera veloce senza il bisogno che sia scomposto. Tuttavia, questo genere di zuccheri si trova in soluzioni ipertoniche che possono causare l'assunzione di liquidi extra che potrebbero causare una sensazione di gonfiore e la riduzione del tempo necessario perché passino lo stomaco. D'altra parte, le maltodestrine sono molto facili da digerire nell'intestino tenue e transitano velocemente. La loro natura isotonica annulla gli effetti della necessità di scomposizione in glucosio.

IL DIBATTITO GRASSI CONTRO CARBOIDRATI

Una ricerca recente ha mostrato che esiste un ampia divergenza d'opinioni sulla nutrizione migliore per gli atleti. Recentemente si è insistito sul fatto che i grassi hanno caratteristiche adatte per migliorare le prestazioni di resistenza, principalmente perché producono più energia rispetto ai carboidrati. Ecco il confronto:


GrassiCarboidrati
A intensità di allenamento più bassa, ad esempio al 50% della frequenza cardiaca massimale, userai principalmente grassi come fonte d'energiaQuesto è il carburante principale per un allenamento di alta intensità
I grassi che vengono immagazzinati nei muscoli sono una fonte di energia più importante rispetto al glicogeno muscolareÈ possibile integrarli prima dell'allenamento (carico di carboidrati) per sfruttare al meglio le scorte di glicogeno oltre al rifornimento durante l'allenamento
I grassi forniscono 9 kcal per grammo contro i 4 kcal forniti dai carboidratiI carboidrati, specialmente quelli con un indice glicemico alto, forniscono velocemente energia che può essere utilizzata dai muscoli in funzione
Il grasso che viene immagazzinato all'interno dei muscoli può essere utilizzato a un terzo della velocità con cui si può usare il glicogeno muscolareLe scorte di glicogeno muscolare e quello del fegato possono durare solamente per circa 90 minuti di esercizio aerobico
I grassi non possono essere utilizzati come carburante per un esercizio di alta intensitàPossiamo assorbire solamente 60 g di carboidrati per ora durante l'allenamento

COME PUOI UTILIZZARE QUESTE INFORMAZIONI PER MIGLIORARE PER LE TUE PRESTAZIONI?

Nonostante i grassi producano maggior energia rispetto ai carboidrati e possano durare per ore, i carboidrati sono il carburante principale per esercizi ad alta intensità e li potrai utilizzare durante una salita!

La tipologia di carboidrati che scegli dipende da quando li assumi e dalla velocità con cui desideri siano assimilati. Durante l'allenamento, una fonte di carboidrati a base di maltodestrine, come potrebbero essere una bibita ENERGETICA passeranno velocemente attraverso lo stomaco, fornendo comunque energia sufficiente.

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sabato 15 ottobre 2016

Lo strano acessorio che hanno usato gli Italiani al Mondiale del 1987



Nel 1987 ai Mondiali Austriaci di VIllach, per l'Italia ci fu il grandissimo trionfo nella 100 Km a squadre davanti ai potentissimi Draghi dell'Est come venivano chiamati all'epoca Sovietici e Tedeschi Orientali.
La Germania addirittura presentava due squadre quella dell'Ovest e quella dell'Est che arrivarono quarte e quinte.
Gli Italiani Campioni Olimpici in carica, si presentarono come da tradizione con una squadra fortissima e ben preparata.
Biciclette aereodinamiche con entrambe le lenticolari, ma il particolare che mi ha sorpreso di piu' nel riguardare le vecchie foto, e' uno stranissimo cavetto a moschettone che agganciava l'atleta dalla schiena, fino all'attacco manubrio, tenendolo in una posizione praticamente sempre aereodinamica.
Non so esattamente quale fosse il suo ruolo, ma di sicuro presumo sia stato scomodissimo tenere per 2 ore quella posizione tremenda durante il massimo sforzo !
Inoltre guidare le bici sempre piegati, curve comprese, non deve essere stato facile.
Ad ogni modo non l' ho piu' rivisto in azione, quindi penso che i vantaggi fossero trascurabili e comunque sarebbe carino sapere chi fu l'autore di tale trovata.
In fine c'e' da dire che vista la vittoria Italiana per pochi secondi, potrebbe essere che questo accessorio, abbia fatto il suo dovere e abbia accompagnato gli Italiani al trionfo.




VIDEO:

martedì 4 ottobre 2016

Allenamento funzionale in coppia con un compagno


Uno dei problemi piu' comuni che si puo' avere quando si comincia ad eseguire un programma di allenamento, e' quello di combinare il piacere di una uscita in compagnia, con il rispettare un determinato programma di allenamento.
A livello professionistico, questo problema non si pone, si e' pagati per farlo e quindi piaccia o non piaccia, uu professionista serio, sa che il lavoro va fatto e anzi va pure eseguito bene per avere riscontri nella sua performance.
A livello amatoriale, la cosa cambia parecchio, prima di tutto, l'allenamento dovrebbe essere un piacere, un qualcosa che ti da e non ti toglie all'interno della giornata,
Per la stragrande maggioranza degli amatori, fare tabelle come si dice in gergo, non e' diciamo cosi' appassionanate e lo si esegue con molto sacrificio, per raggiungere comunque un risultato.
Inoltre l'amatore deve avere la motivazione minima necessaria per svolgere i lavori al meglio delle sue possibilita', che generalmente sono condizionate da 3 fattori molto importanti.
Il primo e' il lavoro che uno ha e che generalmente occupa la maggior parte della giornata.
Il secondo e' la famiglia, per chi in piu' e' sposato, ha anche figli e anche una casa il tempo non basta mai.
Terzo viene il tempo libero da dedicare all'allenamento e al proprio hobby.
Almeno cosi' dovrebbe essere nel maggior numero dei casi, poi ci sono ovviamente le eccezzioni, ma non e' questo il tema della giornata ....
Ritornando al nostro allenamento e fatta questa lunga premessa, come si puo' combinare il piacere di un'uscita in compagnia con l'esecuzione di un programma di allenamento specifico ?
La prima cosa da fare ovviamente e' avere come compagno/amico un atleta del proprio livello o comunque leggermente piu' o meno forte, se il compagno di allenamento fosse troppo forte, questo non darebbe la possibilita' di recuperare tra una ripetizione e l'altra al contrario se fosse troppo debole, si creerebbe una situazione nella quale si dovrebbe continuatamente aspettarlo e scapito dell'intensita'.
Diciamo che una differenza del 20% in termini di potenza tra i due o anche tre corridori, potrebbe essere un parametro reale, che per merito della scia, verrebbe annulato e quindi si potrebbe portare il livello dell'amico - compagno alla pari del vostro, ovvio che l'atleta piu' forte nei momenti di maggior intensita', si trovera' a fare il ritmo, cosa abbastanza scontata, ma meglio sempre chiarire la cosa.
Nel caso specifico del mio grafico che ho pubblicato, il lavoro che avevo da eseguire era un'ora a fondo medio con delle volate da fare ogni 5 minuti, lo scrivo semplice cosi' e' facilmente comprensibile, questo tipo di allenamento specifico delle corse Criterium serve per alzare la velocita' basale e allo stesso tempo, fare un lavoro per migliorare i rilanci dopo le curve.
Luogo dove ci siamo allenati e' stato un misto strada - Pista, con il lavoro specifico fatto in Pista e poi scarico su strada, mentre per quanto riguarda oggi, il mio compagno di "giochi" e' un corridore che attualmente partecipa alle competizioni e ha un livello di preparazione molto buono, con una potenza decisamente superiore alla mia.
In pratica il grafico come si puo' vedere e' praticamente perfetto, 160 Bpm costanti per me che sono il mio valore di medio, e potenza bilanciata tirando io mezzo giro e lui un giro intero (200 metri per me e 400 metri per lui senza variare MAI la velcota', quello che cambia e' il tempo che si rimane in testa a tirare), in questo modo l'intensita' era perfetta per non andare oltre o peggio fuori giri.
Il lancio della volata e il giro di recupero erano per mia fortuna a suo carico e questo mi permetteva di recuperare pressoche' immediatamente e all'analisi, la potenza media e i battiti come si vede sono risultati precisi, come da programma.
Una volta svolto il lavoro specifico, abbiamo preso le bici da strada e come fosse una normale uscita in compagnia, abbiamo allungato, fatto scarico e passato del tempo assieme, stimolandoci a vicenda e permettendo ad entrambi di portare a casa un'ottimo lavoro di qualita' che sara' sicuramente utile nel prossimo futuro.